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autorizadas da prestação e no respectivo invólucro ou aquele que for anunciado como tal em qualquer forma de utilização lícita, representação ou comunicação ao público."
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quinta-feira, 29 de junho de 2006
COMO ERAM OS OUTROS - Os Etruscos
Hoje, venho escrever sobre os Etruscos, esse povo de origem ainda não bem determinada, que usava uma Língua ainda não decifrada e que desapareceu ao fim de dez séculos de existência tal como previra uma das suas profetisas.Em vez de um resumo que necessariamente deixaria de fora algo importante, opto por publicar algumas linhas sobre a organização da família e o papel da mulher na sociedade etrusca, aspectos que mais me marcaram na organização desta antiga civilização.Deixo-o em italiano, tal qual como li.Por um lado para me poupar ao trabalho da tradução, por outro para não retirar ao texto a musicalidade e o encanto da Língua italiana e ainda porque a Itália,a sul do Arno e a norte do Tibre, constitui hoje um verdadeiro museu vivo da arte e da construção etruscas.
Mas vale a pena o incómodo que poderá constituir, para quem lê, a necessidade de uma maior concentração para entender o que lá está escrito. Entremos, pois, no Mundo dos Etruscos.
LA FAMIGLIA ETRUSCA - E' costituita dal padre e dalla madre che convivono con i figli ed i nipoti, e si distingue dalla famiglia romana o greca. Gli Etruschi sembrano aver avuto sempre delle famiglie solide, i cui componenti erano legati tra loro da stretti vincoli molto sentiti e vissuti intensamente; nessuno dei familiari contestavano al "pater familias" l'autorità di guida, che verrà a lui attribuita soprattutto dai Romani, come appare da tante iscrizioni nella quale la filiazione é appunto paterna. Grazie a queste iscrizioni noi possiamo oggi conoscere i principali nomi di parentela in lingua etrusca: clan significa figlio; sec - figlia; puia - sposa; tusurthi - gli sposi; nonno si diceva papa;nonna - atinacna; fratello - thuva; nipote - papacs.
Del resto la stessa iconografia così tipicamente etrusca delle tombe, che presentano il marito e la moglie sdraiati l'uno accanto all'altra, adagiati sul letto funebre, in atteggiamento dignitoso e affettuosamente familiare, nel gesto di protezione (vedi immagine d'apertura) del marito e nella tenera fiducia della moglie, esprime l'importanza che la famiglia aveva presso gli Etruschi. La coppia era solida.
Da notare che nelle tombe compare in evidenza sempre accanto al nome il prenome del padre e della madre di entrambi i coniugi.
"Vel Titio Petronio, figlio di Vel e di Amelia Spurinna riposa qui con la moglieVeila Clantia figlia di Arrus".
LA DONNA - All'interno della famiglia Etrusca, la donna ha un posto di notevole risalto; anche nelle iscrizioni come abbiamo appena letto, é possibile notare il particolare che distingue lo stato civile etrusco: il nome delle donne é preceduto dal prenome; mentre una donna romana, per quanto illustre, sarà sempre soltanto una Claudia, una Cornelia, ed anche se imperatrice, una Livia: le donne etrusche erano individuate con un prenome che assicurava loro una certa identità-personalità all'interno della famiglia: inoltre mentre la forma onomastica latina menziona dopo il prenome gentilizio solamente il prenome del padre: Marcus Tullitus, Marci filii; l'epigrafia etrusca, vi aggiungeva il nome della madre. Queste usanze, nella loro singolarità e nella loro persistenza, ci offrono un indizio della particolare posizione della donna nella famiglia e della società etrusca. Diremmo oggi, una donna emancipata.
La donna etrusca, infatti, presso gli scrittori greci e romani, non godeva di grande reputazione; se la donna greca e quella romana vivevano nell'ombra della casa, l'ideale della donna etrusca ed i suoi costumi sono profondamente diversi. Dal marito é tenuta in alta considerazione. (I mariti romani al massimo, quando lo facevano, scrivevano sulle tombe della loro sposa "domum servavit". Che in poche parole voleva dire é stata una "buona servetta della mia casa").
La donna etrusca "esce" molto, ha un'importanza a livello politico e anche amministrativo, vive cioè pienamente la vita della famiglia e della società. Le donne etrusche non godono soltanto di una libertà a confronto delle donne romane, ma all'interno della società civile adempiono anche una funzione addirittura preponderante : al punto tale che ha fatto giungere a conclusioni forse eccessive, facendo parlare di vero e proprio matriarcato delle donne etrusche. A testimonianza non vi sono solo esempi storici di donne particolarmente in vista nelle vicende politiche, ma anche esempi archeologici che ci mostrano l'importanza che la donna ha nelle tombe etrusche: non soltanto nella posizione, ma anche nella scelta dell'arredamento.
Insomma la donna etrusca vive pienamente tutta l'attività intensa della società etrusca, occupando un ruolo di vero privilegio, investita quasi da un'autorità sovrana: é lei l'artista, la donna colta, curiosa delle preziosità dell'ellenismo e promuove la civiltà e la cultura del proprio paese, ed infine é venerata nella tomba come se fosse una dea. Fatto curioso è che nei ritratti dei coperchi delle urne, sono rappresentate in un realismo straordinario, non evitano di mostrare crudamente i segni della vecchiaia, la riproduzione accurata dei difetti fisici, o la bruttezza del proprio viso. (come quella presente al Museo Grandacci a Volterra). Si fanno ritrarre (si suppone ancora quand'erano in vita) fedelmente; ci tengono a rimanere se stesse, indubbio segno di un forte carattere.